Le ultime novità dal Salone del Mobile 2023
È stata un’edizione ricca di ispirazioni, c’è stato spazio per progetti di ricerca che guardano alle sfide della contemporaneità. Fuorisalone è stato un momento di incontro per mettere in discussione, imparare a riformulare e riprogettare, con un occhio verso la tecnologia e l’innovazione, ma senza dimenticare la centralità delle relazioni.
Seguiteci nel nostro roundup dedicato alla 61esima edizione del Salone del Mobile.
Ecco alcune novità che ci hanno particolarmente colpito.
SolidNature, svela un labirinto onirico nel cuore di Brera e vince l’edizione 2023 di Fuorisalone Award.
Il brand olandese esperto nella lavorazione di pietre naturali partecipa per il secondo anno consecutivo a Fuorisalone con un’installazione completamente indipendente dal titolo “Beyond the Surface”.
L'installazione aveva lo scopo di guidare i visitatori attraverso un paesaggio onirico e immersivo, tracciando un parallelo tra la nascita e l'estrazione della pietra naturale e la realizzazione dei sogni. Così come la creazione e la lavorazione della pietra richiedono tempo, abilità e impegno, lo stesso accade per il raggiungimento dei propri sogni. L'obiettivo di SolidNature era quello di ispirare i visitatori a sognare e spingersi oltre i limiti della propria creatività, e noi dello staff del Mobilificio Corò possiamo confermarvi che hanno raggiunto l’obiettivo sperato.
All’interno di Beyond the Surface, il visitatore poteva scoprire la storia della formazione geologica della pietra, dalla metamorfosi terrestre ai macchinari high-tech per la finitura della pietra utilizzati oggi. Il viaggio si snodava in sette stanze diverse. Con Beyond the Surface la bellezza dei materiali di SolidNature viene rappresentata in tutte le sue fasi, ispirando i visitatori ed evidenziando il desiderio del brand di superare i confini e rinnovare gli infiniti modi in cui la pietra naturale può essere utilizzata.
"Di solito sono intimorito dai miei stessi sogni. La mole di lavoro e la disciplina necessarie per poterli realizzare sarebbero sufficienti a fermarmi, facendomi rimanere nella mia comfort zone. Sappiamo tutti però che non avviene mai niente di magico all'interno della comfort zone". - David Mahyari, CEO di SolidNature.
Cristina Celestino - Clay Court Club
In occasione di MDW23, Cristina Celestino rivisita lo storico Tennis Club Milano Bonacossa: progettato da Giovanni Muzio nel 1923 è annoverato tra gli esempi iconici di giardini moderni, dispiegandosi come uno spazio indoor-outdoor dove l'atmosfera densamente metafisica è pervasa da uno stile classico e senza tempo lingua.
Clay Court Club nasce dal rapporto tra l'architettura esistente e l'aspetto più funzionale e ludico del gioco del tennis. Lo studio della connessione tra forme lineari e semicerchi, uno dei temi architettonici preferiti da Muzio, diventa il legame tra gli oggetti nello spazio e il ruolo dei materiali, compositivo e mai decorativo. Per l'occasione, uno speciale ristorante Pop up ha interagito con il progetto creando un'esperienza culinaria unica.
Nilufar Depot e Nilufar Gallery
Nilufar Gallery ritorna al Milan Design Week 2023 con “The Bright Side of Design”, una mostra che si svolge negli spazi di Nilufar Depot e Nilufar Gallery - Via della Spiga. Nina Yashar, fondatrice di Nilufar Gallery, presenta le sue riflessioni e osservazioni, facendo luce su percorsi paralleli e coerenti per esplorare lo stato dell'arte del collectible design: in mostra il dialogo perfettamente integrato tra una profonda ricerca dei maestri del passato e la scoperta dei creatori contemporanei, che vede come protagonisti una moltitudine di compagni di vita inanimati. Con la sua profonda conoscenza e importante presenza, Nilufar Gallery ci invita a partecipare ad un viaggio che mette sotto i riflettori tutto ciò che il grande design ha e continua a creare.
‘Vieni a Vedere’ by Gaetano Pesce
Gaetano Pesce realizza un’installazione unica, dal titolo ‘Vieni a Vedere’, all’interno del negozio Bottega Veneta di via Montenapoleone visitabile durante Miart e la Milan Design Week. Lo spazio, realizzato con resina e tessuto, ricorda una grotta che segue la sagoma di una figura intenta a tirare a canestro. ‘Vieni a Vedere’ accoglie due borse in edizione speciale realizzate da Bottega Veneta e disegnate da Pesce. Un racconto dei suoi primi anni in Italia, delle montagne d’Este dove è cresciuto, e delle praterie dell’America, dove vive oggi.
Dalla passerella utilizzata per la sfilata, nascono 400 pezzi unici, sedute tutte uguali, ma allo stesso tempo tutte diverse che sottolineando il messaggio di libertà e diritto alla diversità. Prodotte in resina, da sempre uno dei materiali prediletti del designer genovese, ogni pezzo si distingue dall’altro per l’unicità della colata di colore e motivi irregolari che ne derivano.
Moda e design si uniscono così, ancora una volta, per diffondere un messaggio e un ideale comune: la singolarità di ciascuno è il bene più prezioso, da esprimere creativamente nel modo più libero possibile.
Continuando il dialogo con la città di Milano, Giorgio Armani apre per la prima volta al pubblico del Salone del Mobile le porte di Palazzo Orsini, sede storica dell’azienda, per presentare le novità della collezione Armani/Casa.
In questa occasione gli ospiti avevano la possibilità di scoprire, nel giardino segreto, la nuova collezione outdoor e, proseguendo lungo il percorso all’interno dello storico edificio, alcuni mobili di preziosa fattura esposti nelle prestigiose sale affrescate al primo piano.
L’atelier della collezione di Alta Moda Giorgio Armani Privé lascia dunque, in parte, il posto al design di Armani/Casa, nel segno della continuità di uno stile che si declina coerente nella moda come nell’arredo, perché identica è l’attenzione per la materia, la cura artigianale della realizzazione, il senso di un preziosismo lieve, ricercato e per questo riconoscibile.
Philippe Starck e l’universo Dior
A Palazzo Citterio sfila la nuova collezione di arredi ideati dal designer francese per la maison parigina. Dopo aver rivisitato l’emblematica Medallion Chair, lancia Monsieur Dior, omaggio al grande couturier. La creazione dal savoir-faire eccezionale fonde l’artigianato più avanzato e l’ingegneria industriale. Starck ha perfezionato la struttura, mettendone in risalto gli elementi più iconici, come la fantasia toile de Jouy, in rosa e bianco o in arancione fluo.